La storia di Nancy Toto.
«A Rigenera ho trovato l’amore è qui che mi sono innamorata». Nancy Toto, 30 anni, è stata tra le prime a varcare la soglia di Rigenera. «Studiavamo all’Università e con altri amici costituimmo il gruppo degli studenti. Lo chiamammo Incode – racconta – organizzavamo cineforum, dibattiti o, semplicemente, avevamo trovato uno spazio in cui gli studenti del paese potessero incontrarsi, studiare e confrontarsi. Una esperienza che deve aver lasciato il segno – aggiunge Nancy – perché anche oggi tanti universitari frequentano il laboratorio urbano per studiare come facevamo noi».
Nancy lavora nel terzo settore, cita la sua frase preferita: sii l’arcobaleno nella nuvola di qualcuno altro. Con l’associazione La culla di spago si occupa di assistenza ai bambini e alle famiglie dei ricoverati nei reparti di oncologia pediatrica del Policlinico. «Un lavoro che ha cambiato il mio modo di vedere il mondo e vivere la vita».
Mentre parla sorseggia una birra. Tra le mani ha un libro, Il Conte di Montecristo, il suo preferito: «Tutti dovrebbero leggerlo almeno una volta, è un romanzo completo, parla di amore, vendetta, riscatto, amicizia, sacrificio». La lettura è un modo per viaggiare nel tempo. I ricordi più cari che legano Nancy a Rigenera risalgono al 2014. «Quell’anno i gruppi che occupavano uno spazio all’interno del laboratorio urbano furono coinvolti nel ritinteggiare le pareti della loro stanza. Fu una esperienza fantastica, ci sentivamo parte attiva e protagonista, questo ci riempi di orgoglio e soddisfazione».
E ancora adesso Rigenera continua ad essere il suo posto del cuore: «Qui mi sento a casa – spiega Nancy – ora come allora Rigenera è un luogo aperto, accogliente, inclusivo. Ci vengo anche da sola. Mi piace fermarmi, sedermi e leggere sorseggiando una birra». Per il futuro? Nancy Toto non ha dubbi: «La vedo ancora più bella, Rigenera è sempre stata capace di mettersi in discussione e migliorarsi».
La canzone preferita di Nancy è Il mio canto libero di Lucio Battisti. «Un inno all’amore in tutte le sue forme» ma quando ha bisogno di evadere e ritrovare se stessa le piace guardare il mare seduta agli scogli di una spiaggetta di Santo Spirito. «Ci andavo da piccola, la mia storia ho iniziata a scriverla lì».